Il crowdfunding, nuovi modi di fare impresa “dal basso”

Negli anni vengono coniati e diffusi nuovi termini e uno molto interessante è crowdfunding. Di cosa si tratta e cosa significa?

Il crowdfunding è un nuovo modo di fare impresa, letteralmente significa “finanziamento dalla folla”, un finanziamento “dal basso” che mobilita persone e risorse. Nello specifico consiste in una raccolta fondi che avviene online per mezzo della nostra rete di contatti, che siano essi amici, follower o fan, e che sfrutta l’enorme potenziale della viralità del web, ambiente che permette l’incontro tra la domanda di finanziamenti da parte di chi promuove dei progetti e l’offerta di denaro da parte degli utenti.

Il crowdfunding è lo strumento attraverso il quale chiunque può diventare finanziatore o essere finanziato, sentirsi mecenate di un progetto nel quale crede o trovare le ali per far volare il proprio sogno.

Come è possibile attivare un’iniziativa di crowdfunding? Ecco alcuni esempi:

Com-Unity, un portale italiano di crowdfundig in grado di offrire un’opportunità a chi ha un’idea e intende realizzarla, utilizzando le potenzialità della rete e dei social network. Progettato dalla Banca Interprovinciale di Modena, all’interno di Com-Unity è possibile trovare diverse iniziative in ambito umanitario, sociale, culturale e scientifico, alle quali possiamo aderire e contribuire attraverso una piccola o grande donazione. Ogni singolo progetto presentato viene valutato da un comitato etico indipendente che ne verifica la liceità, dopodiché un team di tutor fornisce supporto per quanto riguarda l’iter di pubblicazione mentre la banca gestisce il denaro a garanzia dei donatori e dei proponenti.

Il crowdfunding è un processo collaborativo che vede un gruppo di persone utilizzare il proprio denaro a sostegno di altri, siano singoli individui o organizzazioni.

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Il baratto (l’arte dello swapping): nuovi modi di farlo offline e sul web

Approfitto del fatto che questa è la Settimana del Baratto (dal 19 al 25 novembre 2012. In fondo all’articolo ne saprete di più!) per scrivere un post dedicato interamente a questa vecchia ma mai tramontata pratica “economica”, un modello di consumo orientato al benessere sociale e ambientale. Il baratto, infatti, ancora oggi, seppur meno rispetto al passato, continua ad esistere e, in un momento particolare come quello in cui stiamo vivendo, viene rispolverato come pratica soluzione di respiro. E’ possibile “barattare” un oggetto, un’abilità o un aiuto in cambio di qualcos’altro (non necessariamente un oggetto fisico), senza ricorrere al denaro. Con il tempo e la fantasia sono stati ideati dei nuovi modi, nuove “forme” per metterlo in pratica. Vediamo quali.

NUOVE FORME DI BARATTO OFFLINE

SWAP PARTY:

Lo Swap Party è un momento d’incontro, una vera e propria festa finalizzata allo scambio di capi di abbigliamento, scarpe, accessori o altri oggetti divenuti indesiderati o non più della propria taglia, con altri di proprio gradimento. In questa occasione è possibile incontrare amiche/i, fare nuove conoscenze (invitando gli amici dei nostri amici), quattro chiacchiere davanti ad un caffè e, soprattutto, fare spazio nei propri armadi, rinnovare il nostro guardaroba o “impossessarci” di una “nuova” borsa che sta benissimo con il nostro cappotto preferito. Grazie allo swapping (“scambiare”) è possibile riciclare, evitando a tanti oggetti in ottimo stato di finire nel dimenticatoio, ingiustamente tra i rifiuti e permettere ad altri di riutilizzarli, “acquistando” dei capi senza spendere soldi.
Cosa serve per organizzarne uno?
– Uno spazio: una casa, un centro ricreativo o un qualsiasi luogo confortevole dove stare comode, per poter provare i vestiti ed ospitare tutti i nostri oggetti di scambio;
– Persone interessate a barattare,
– Musica, dolcetti e salatini, thé e caffè (che non guastano mai!)

Vi suggerisco:
Swap Club, sito e community dove lo scambio avviene online.

BARATTO DAL COMMERCIANTE:

Al di là del baratto che possiamo mettere in pratica in privato, esistono delle strutture ricettive che permettono di usufruire dei loro servizi senza pagare un euro. Di seguito alcuni ottimi esempi di baratto offline che un commerciante può mettere in atto.

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Recompute: quando la tecnologia passa per il cartone

Il positivo binomio carta-tecnologia non dovrebbe esservi nuovo (ricordate il BytePac?). Brenden Macaluso, durante il concorso “Greener Gadgets Design Competition” sull’eco-sostenibilità nel campo dell’elettronica, ha ideato Recompute,  un PC che, a esclusione della scheda madre, del processore e dell’alimentatore, è interamente riciclabile perché fatto di cartone (già riciclato) e lavorato con colla non tossica.

Un computer tradizionale, come sappiamo, è composto da svariati materiali (plastica, alluminio, acciaio, mercurio, rame, cadmio, …) che sono laboriosi da assemblare per dare vita al PC ma anche da smaltire al termine del suo ciclo di utilizzo.

Ogni singolo componente dovrebbe essere riciclato separatamente ed essendo un procedimento dispendioso spesso accade di trovare interi computer in discarica, perdendo, così, l’occasione di riutilizzare quelle parti ancora funzionanti.

L’idea alla base di Recompute è quella di diffondere un PC esteticamente gradevole e, al tempo stesso, capace di rispettare l’ambiente, durante il suo intero ciclo di vita, grazie alle sue caratteristiche eco-compatibili che rendono più semplice lo smaltimento dei singoli componenti.