SuperGreentire: un supereroe nel riciclo delle gomme

Sapete che fine fanno gli pneumatici delle vostre auto una volta sostituiti perché giunti al termine del loro ciclo di vita? Per legge (e buon senso) devono essere smaltiti correttamente da enti appositi.

Greentire è proprio uno di questi enti, o meglio una società consortile senza scopo di lucro, che si occupa della gestione dei vecchi pneumatici ormai non più utilizzabili (anche detti PFU). In che maniera? Recuperandoli, reinventandoli in nuovi oggetti (come ad esempio in aree bimbi, campi sportivi, strade, edilizia, arredo urbano, …), un modo per sfruttare quello che ancora ha del potenziale e per contribuire alla salvaguardia dell’ambiente.

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La filiera – GREENTIRE

Il Consorzio, oltre a destinare alla “ricerca e sviluppo” parte del contributo versato dal consumatore per la gestione del “fine vita” degli pneumatici, concentra la propria attività sul recupero di materia al fine di ridurre i quantitativi di rifiuti avviati a recupero energetico, in linea con le priorità indicate dalla direttiva europea.
Greentire utilizza unicamente tecnologie che permettono il recupero pressoché totale della gomma, del metallo e delle fibre tessili presenti negli pneumatici: in questo modo, nulla viene destinato all’inceneritore.

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CONAI premia le tesi di laurea Green Jobs

Nel quadro delle attività avviate nel nostro paese per favorire la sostenibilità ambientale attraverso la promozione della raccolta, del riciclo e recupero dei rifiuti d’imballaggio, CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, ha istituito il premio Tesi di Laurea Green Jobs, un progetto che ha l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di un’economia e un’industria sempre più sostenibili, favorendo l’inserimento di giovani “green oriented” nel mondo del lavoro grazie a 10 stage retribuiti della durata di 6 mesi presso aziende che operano nella green economy.

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Moda sostenibile: l’esempio di H&M Conscious Collection 2013

Non posso negarlo…mi piace curare me stessa e vestirmi bene.
Prerogativa fondamentale è sentirmi a mio agio con quello che indosso. Se poi posso scegliere dei capi rispettosi dell’ambiente ad un prezzo accettabile per le mie tasche ancor meglio.

Negli ultimi anni anche la grande distribuzione (vedi Coop con la linea targata Katharine Hamnett) e le grandi catene di abbigliamento si sono accorte della potenzialità del settore green. I consumatori sono maggiormente attenti e, oggi, potendo scegliere optano per prodotti eco-friendly.

L’esempio che vi voglio proporre è quello di H&M e della sua collezione Conscious, i cui capi sono realizzati con cotone biologico, canapaTencel e poliestere riciclato, attraverso una filiera produttiva interamente sostenibile. Abiti alla moda ma al tempo stesso rispettosi dell’ambiente.

Per coronare il lancio della collezione 2013, il colosso della moda svedese ha attivato un’iniziativa davvero lodevole: la raccolta di abiti usati, “La moda non merita di finire nei rifiuti“.

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